Ecografia del terzo trimestre e profilo biofisico fetale

ECOGRAFIA DEL TERZO TRIMESTRE

L’ecografia del terzo trimestre serve a valutare la crescita fetale, la posizione del feto, il liquido amniotico e la funzione placentare anche con l’ausilio della velocimetria doppler. Viene eseguita solitamente fra 30 e 34 settimane di età gestazionale.ECOGRAFIA DEL TERZO TRIMESTRE

L’ecografia del terzo trimestre serve a valutare la crescita fetale, la posizione del feto, il liquido amniotico e la funzione placentare anche con l’ausilio della velocimetria doppler. Viene eseguita solitamente fra 30 e 34 settimane di età gestazionale.

Nelle ecografie del terzo trimestre è anche possibile valutare con l’uso della sonda transvaginale, le condizioni della  cervice uterina ed una sua eventualeincompetenza attraverso la sua misurazione e l’esclusione dei fenomeni di ” funneling” cioè di protrusione del sacco amniotico attraverso il canale cervicale.

Nelle ecografie del terzo trimestre è anche possibile valutare con l’uso della sonda transvaginale, le condizioni della  cervice uterina ed una sua eventualeincompetenza attraverso la sua misurazione e l’esclusione dei fenomeni di ” funneling” cioè di protrusione del sacco amniotico attraverso il canale cervicale.

Tramite l’ecografia è possibile eseguire una valutazione del benessere fetale, osservando alcuni parametri e attribuendo loro un punteggio da 0 a 2, similmente a quanto avviene con il punteggio di Apgar, subito dopo la nascita.

I parametri considerati sono sei:

  1. Movimenti respiratori fetali.
    La presenza di movimenti ritmici del diaframma e la visualizzazione del singhiozzo, che si manifesta con un improvviso e ritmico sussulto del bambino, protratto per alcuni minuti, sono un indice di benessere fetale.
  2. Movimenti corporei grossolani.
    In pratica, più il bambino si muove e meglio è, ma i movimenti validi per questa valutazione devono essere decisi, grossolani (un arto, la testa…). Se il bambino è fermo si può stimolarne il movimento, dando dei leggeri colpetti con la sonda sulla pancia della mamma. Questo parametro può essere rilevato anche direttamente dalla gestante con il cosiddetto “conteggio fino a 10“.
  3. Tono fetale.
    Si basa, soprattutto, sull’osservazione della posizione/atteggiamento degli arti e la vivacità dei movimenti.
  4. Accelerazioni della Frequenza Cardiaca Fetale (FCF).
    Tramite gli apparecchi ecografici è possibile calcolare la frequenza cardiaca; essa dovrebbe variare da un momento all’altro, e aumentare durante le fasi di movimento. Questo parametro può essere valutato meglio con la cardiotocografia.
  5. AFI (Amniotic Fluid Index).
    È la determinazione approssimativa del volume del liquido amniotico. Il medico esegue quattro misurazioni delle falde (distanza tra la parete dell’utero e il corpo fetale) di liquido, nei quattro quadranti in cui si può idealmente suddividere l’utero (superiore destro, superiore sinistro, inferiore destro e inferiore sinistro). L’AFI è rappresentato dalla somma in cm delle misurazioni. L’ambito di normalità è da un minimo di 4 a un massimo di 20 cm. L’oligoidramnios (riduzione significativa della quantità di liquido amniotico al di sotto dei 4 cm) può essere un segno iniziale di sofferenza fetale.
  6. Dopplerflussimetria del funicolo.
    La misurazione di alcuni indici, misurati sul cordone ombelicale, fornisce ulteriori dati sullo stato di salute del feto.

Tabella VIII – Punteggio del Profilo Biofisico (da Pasetto 1986)
Punteggio012
Movimenti respiratoriassentirarinormali
Movimenti Corporeiassentirarinormali
Tono fetaleassenteridottonormale
Accelerazioni della FCFassentirarecostanti
AFI< 4 cmtra 4 e 8 cm> 8 cm
Dopplerflussimetriapatologicadubbianormale

Interpretazione:

  • ottimale: un punteggio maggiore di 10
  • rassicurante: un punteggio maggiore di 8
  • di pre-allarme: un punteggio di 6÷7
  • di allarme: un punteggio inferiore a 5
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