Le staminali sono cellule in grado di differenziarsi in molti tipi di cellule del corpo e di autorigenerarsi, e per questa loro caratteristica a oggi sono utilizzate nel trattamento di molte patologie.
Esistono diverse tipologie di cellule staminali, che vengono classificate a seconda della loro sede di origine: ci sono quelle embrionali (il cui prelievo e utilizzo sono oggetto di grandi problemi etici), quelle adulte prelevate dall’organismo adulto e quelle cordonali, prelevate dal sangue del cordone ombelicale.
Le cellule staminali del cordone sono un importante strumento terapeutico grazie alla loro caratteristiche immunologiche e rigenerative.
Il prelievo del sangue cordonale viene effettuato alla nascita in modo semplice e indolore per il bambino con una siringa che trasferisce il campione all’interno di una sacca, la quale viene poi spedita alla biobanca destinata a conservarlo.
Quali patologie è possibile curare?
Il trattamento di diverse patologie con cellule staminali prelevate dal cordone ombelicale può essere effettuato sia sul donatore stesso di queste cellule (trapianto autologo) sia su un paziente con legame di parentela con il donatore o compatibile con il campione (trapianto allogenico).
A oggi il sangue del cordone è usato per il trattamento di oltre 80 malattie, tra le quali leucemie e linfomi. Tuttavia ogni anno in Italia sono ancora più del 95% i cordoni ombelicali che vengono buttati.
In Italia la conservazione del sangue cordonale è regolamentata dal Ministero della Salute con il decreto del 18 novembre 2009 “Disposizioni in materia di conservazione di cellule staminali da sangue del cordone ombelicale per uso autologo-dedicato”.
CONSERVAZIONE DEL CORDONE OMBELICALE
La conservazione delle cellule staminali cordonali può avvenire in due modalità:
– conservazione privata
– donazione alle banche pubbliche.
Nel rispetto della normativa attualmente in vigore, con la conservazione privata, il sangue cordonale può essere conservato in biobanche private all’estero. Sul territorio italiano sono invece presenti biobanche pubbliche, ossia strutture nelle quali sono raccolti i campioni di sangue del cordone ombelicale che le famiglie scelgono di donare.
Con la conservazione privata delle staminali cordonali, il donatore o la sua famiglia mantengono la proprietà del campione conservato e questo può rientrare in Italia in caso di necessità per utilizzo a fine autologo o allogenico.
La legislazione italiana regolamenta il rientro del campione in Italia per l’utilizzo a fine terapeutico nelle strutture ospedaliere del nostro Paese.
Con la donazione pubblica il campione di sangue cordonale viene messo a disposizione di qualunque paziente compatibile che necessiti di trattamenti con cellule staminali. Il donatore, di conseguenza, non mantiene la proprietà del suo campione. La donazione non è comunque un servizio garantito, poiché possono subentrare diversi fattori che impediscono la conservazione del campione.
La scelta di conservare o donare le cellule staminali del cordone di proprio figlio è una decisione importante, che deve essere ponderata con attenzione ricevendo tutte le informazioni necessarie a effettuare una scelta consapevole. È inoltre importante effettuare questa scelta per tempo, in modo da poter espletare tutte le pratiche amministrative necessarie.